martedì 25 maggio 2010

Messor barbarus - Diario pag. 5: prime fasi di espansione della colonia

Questo è il grafico che illustra l'espansione della popolazione nelle primissime fasi del mio formicaio.
Il 14 marzo corrisponde all'arrivo della regina fecondata, il 1 giugno si schiuse il primo uovo, mentre il 28 luglio fu l'ultima data in cui riuscii a contare tutte le formiche, dopo l'impresa divenne troppo ardua.
Si può notare come l'andamento, subito esponenziale divenne ben presto lineare, la regina infatti è una sola e il numero di uova che depone una volta partita diviene costante.
Altra osservazione interessante è che lo sviluppo di operaie major (grafico viola) avviene non appena la regina inizia la deposizione costante a pieno ritmo.
Verso novembre la deposizione si arresta, il formicaio entra in un periodo di stasi, in cui le formiche sono sveglie ma decisamente rallentate nei movimenti. Durante l'inverno ho registrato circa una ventina di decessi ed infine verso i primi di aprile la regina ha ricominciato a deporre.

Il grafico in viola come detto rappresenta il numero di operaie major venute alla luce. Se il rapporto operaie minor/major fosse costante sarebbe facile fare una stima del numero di individui della colonia contando solo le major. Il problema è che non vi è un limite netto tra la forma minor e major, ma troviamo tutte le dimensioni intermedie rendendo di fatto il lavoro di conta poco oggettivo.

giovedì 13 maggio 2010

Costruire un formicaio in gesso - cpt 5 - l'arena (l'area di foraggiamento) e la discarica

L'arena o area di foraggiamento è il luogo dove le formiche compiranno le operazioni di perlustrazione, ricerca e approvvigionamento di cibo. Contribuisce anche all'areazione del formicaio, in quanto è un luogo completamente aperto. La sua realizzazione è alquanto semplice, ma richiede alcuni accorgimenti per evitare "fughe" indesiderate!

Ecco come si presenta la mia arena, notate a destra il tubo di collegamento col formicaio:

Qui potete osservare meglio il collegamento col tubo, ad incastro, e le operaie che cercano di portare una vespa morta all'interno del formicaio:

Procuratevi una bacinella di plastica di qualsiasi tipo, meglio se trasparente, per le Messor deve essere abbastanza grande, almeno 40 x 30 cm di base e 20 cm di altezza. Praticate un foro in una parete a circa 1 cm dalla base, il diametro del foro deve essere leggermente inferiore a quello del tubo di collegamento col formicaio, in modo da poterlo incastrare. per sicurezza fate passare il tubo di qualche centimetro all'interno dell'arena.

Mettere un po' di substrato all'interno dell'arena, terriccio misto a sabbia, ghiaino fine, ecc..., cercando di ricreare un ambiente naturale; l'importante è metterne molto poco e non accumularlo perchè le formiche potrebbero scavarci delle gallerie e decidere di trasferirsi in toto nell'arena, specie nei primi momenti di vita del formicaio... qualche millimetro di terriccio è più che sufficiente! Aggiungeteci poi pietre (anche qualche piantina grassa) e collocate l'arena in una zona luminosa, vicino ad una finestra, al contrario del formicaio in gesso che invece deve rimanere all'ombra.

Come evitare che le formiche escano dalla bacinella?
Dobbiamo adottare alcuni sistemi di contenimento.

Il più semplice, quello che ho adottato con successo, consiste nel cospargere con della paraffina (o vaselina) il bordo dell'arena. La paraffina la vendono dai ferramenta e in farmacia, costa poco e con un barattolo ne avrete per sempre. Usate un pennello per cospargerla sul bordo superiore della bacinella. Ne va usata pochissima, il bordo deve risultare appena unto, se esagerate la paraffina colerà al'interno dell'arena causando chiazze unte nel terriccio. Io cospargo il bordo meno di una volta al mese, non ho avuto mai nè fughe nè morti accidentali.

L'altro sistema è quello di cospargere il bordo con del comune silicone trasparente. Il silicone risulta sgradevole alle formiche che eviteranno di camminarci sopra. Avevo adottato questo sistema prima della paraffina, creando uno strato di un paio di centimetri tutt'intorno il bordo sul lato interno dell'arena; l'incoveniente che riscontrai fu che dopo qualche settimana il silicone si scollò dalla plastica della scatola, ripetei l'operazione avendo cura di abradere la superficie interna ma il silicone non fece presa lo stesso.
Il terzo metodo, che però non ritengo necessario, è quello di procurarsi una scatola di plastica provvista di coperchio, praticare una finestra nel coperchio e fissarci con del silicone o della colla della rete per zanzariere. Lo svantaggio di questo metodo è che l'osservazione delle formiche viene limitata.

Infine l'area destinata alla discarica: si realizza allo stesso modo dell'arena, ma potete utilizzare una scatola di dimensioni decisamente inferiori. Per convincere le formiche ad utilizzarla come discarica potrete ungere con del cotone imbevuto di olio di oliva qualche zona della scatola (anche qui attenzione a non esagerare, meglio poco che rischiare di creare una trappola mortale) questo perchè il ferormone che indica ad una formica quando una sua compagna è morta è proprio l'acido oleico. Se dovessero scegliere comunque una zona dell'arena come pattumiera, con pazienza spostate gli scarti nel contenitore giusto fino a quando non si convinceranno.